Anche Telegram è un social. Meno conosciuto, forse, ma valido e adatto per diffondere i propri contenuti a chi usa il cellulare. Su Telegram esistono i canali: se siamo una fonte creiamo un canale, lo pubblicizziamo e ci mettiamo dentro i nostri contenuti; poi chi vorrà avere informazioni da noi si iscriverà al nostro canale e ci leggerà dal proprio smartphone.
Ogni post che scriviamo ha un link. Ogni cosa che ha un posto nella rete ha un link. Questo link si chiama in realtà URL e molte volte è molto lungo. Con Bitly o Goo.gl l’URL si può accorciare, così su Twitter possiamo risparmiare caratteri e scrivere un po’ di più. Possiamo anche monitorare quante volte è stato aperto lo short link (link corto) e se con bitly.com scegliamo l’opzione a pagamento possiamo persino personalizzare il nostro short link, che di solito ci viene reso con una serie di lettere scelte da un algoritmo del sistema.
Infine, due modi per trasferire documenti. Con Slack ci mettiamo in rete con i nostri collaboratori: creiamo un gruppo di lavoro iscrivendoci al sito e condividiamo tutte le nostre competenze. Il lavoro risulterà così snello, senza sovrapposizioni e tutti sapranno da tutti cosa è stato fatto e cosa c’è da fare.
E WeTransfer. Basta mandare mail mastodontiche con allegati pesantissimi, che intasano le caselle di posta! Le decine di foto di un evento possono essere caricate fino a 2 giga e poi condivise tramite un link, dal quale possiamo scaricare le foto e tutti gli allegati che ci pare senza far soffrire la mail.
Conosci altre perle per gestire fonti e per la pubblicazione? Fammele conoscere, non aspetto altro.